Anche gli scout del AGESCI Trentino – Alto Adige aderiscono all’appello del Comune di Trento, dell’Arcidiocesi e delle Acli Trentine “Salviamo Gaza ora, fermiamo il massacro“.
L’impegno che la nostra associazione, sia a livello nazionale sia locale, sta sviluppando nell’ambito dell’educazione alla pace, come tante altre realtà assieme a noi, non comincia certo oggi. Al tempo stesso prendiamo atto di quanto sia forte il bisogno di ribadire ad alta voce, in tutti gli spazi pubblici, a ogni livello istituzionale, il disagio, il dolore e l’indignazione nei confronti di una situazione che sta ogni giorno sempre più toccando livelli di disumanità intollerabili.
Di seguito il comunicato del consiglio regionale: Adesione appello Salviamo Gaza ora, fermiamo il massacro.
Si può sostenere l’iniziativa scrivendo a ufficio.stampa@comune.trento.it
Ecco di seguito il testo integrale:
“Mai più” promettiamo quando parliamo di crimini di massa del passato. Quella promessa a Gaza viene rinnegata ogni giorno perché Gaza è diventata l’inferno sulla terra. Dopo i bombardamenti a tappeto che hanno raso al suolo intere città, anche la distribuzione degli aiuti umanitari è diventata un pretesto per continuare il massacro.
Il Comune di Trento, insieme all’Arcidiocesi di Trento e alle Acli Trentine, vuole alzare la voce per condannare la distruzione di Gaza, la chiusura dei suoi confini agli aiuti umanitari, la sadica distribuzione del cibo diventata una roulette della morte. Sappiamo che la nostra riprovazione potrebbe non sortire alcun effetto, ma non possiamo comunque stare in silenzio, perché il silenzio è complice. Sappiamo che condannare non basta, ma auspichiamo che alla voce di Trento e di tante altre città si uniscano compatte quelle dei Governi, in primis quello italiano, sospinti da un’indignazione diffusa che, per quanto ci riguarda, è diventata vergogna. Per questo sollecitiamo il Governo italiano:
1. A far pressione sul Governo di Israele, in ogni sede diplomatica e pubblica, affinché sia consentito immediatamente l’ingresso nella Striscia degli aiuti umanitari da distribuire alla popolazione civile;
2. Ad attivare subito un’azione diplomatica per l’immediato cessate il fuoco, per il rilascio degli ostaggi rapiti da Hamas e per il rispetto del diritto umanitario internazionale;
3. A interrompere la compravendita di armi da e per Israele;
4. A schierarsi per la sospensione del trattato di associazione tra Unione europea e Israele come già fatto da 17 Paesi viste le gravi e continue violazioni dei diritti umani. Salviamo Gaza ora, fermiamo il massacro L’appello è aperto alle adesioni di enti, associazioni, privati cittadini e organi di informazione che vogliono far sentire la propria voce in difesa dei bambini, delle donne e degli uomini di Gaza.
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